mercoledì 18 febbraio 2009

Appunti lezione 04/02/2009 (PDF)

Ciao a tutti,
eccomi a mantenere la promessa fatta nell'ultimo post... avevate forse qualche dubbio!?

Decima lezione (04/02/2009)
alcune frasi utili

appunti originali (versione scritta a mano)

Questo è tutto!
じゃあね。

Gianluigi

Appunti lezione 29/01/2009 (PDF)

Ciao a tutti,
scusate per il grande ritardo ma sono state settimane da incubo!! fortunatamente sono sopravvissuto.. quindi eccomi a pubblicare (in ritardo) le ultime lezioni di giapponese.
Data la situazione ho deciso di pubblicare in contemporanea (a distanza di meno di ora) 2 lezioni così che possiate cimentarvi al più presto nello studio.

Nona lezione (29/01/2009)
svariate frasi (domane e risposte) sull'uso IMASU e ARIMASU

appunti originali (versione scritta a mano)

Questo è tutto!
じゃあね。

Gianluigi

mercoledì 11 febbraio 2009

Conferenze sulla mostra Netsuke: giovedi dal 19/02/09 al 5/03/09 (evento)

おはようございます。
Avete letto il precedente post relativo ai Netsuke?
Se no: Stop! Correte subito a farlo ;-)
Se sì: avete il permesso di proseguire scoprendo ciò di cui oggi vi riferirò!

Scherzi a parte, volevo informarvi, un po’ in ritardo purtroppo, di un ciclo di conferenze che il Museo Poldi Pezzoli ha organizzato per illustrare alcune tematiche legate alla mostra “Netsuke: sculture in palmo di mano”.

Conferenze sulla mostra “Netsuke: sculture in palmo di mano”

Questi incontri si pongono l’obiettivo di indagare, a partire dall’arte, l’affascinante e variegata cultura giapponese. Le prime due conferenze si sono tenute rispettivamente il 29 gennaio e il 5 febbraio 2009.
La prima con Francesco Morena, curatore della mostra e studioso dell’arte dell’Estremo Oriente, dal titolo “Gli Europei in Giappone (1543 – 1639). Un secolo di contatti e di reciproche influenze”; sono stati illustrati i rapporti artistici e culturali intercorsi tra Oriente e Occidente. A partire dal 1542-1543, infatti, ebbe inizio un intenso periodo di scambi tra il Giappone e l’Europa: oggetti di manifattura giapponese, soprattutto lacche di incomparabile bellezza, cominciarono a giungere con costanza presso le maggiori corti europee, mentre nell’arcipelago giapponese otteneva grande successo la dottrina cristiana. In pochi decenni tuttavia la situazione precipitò: il neonato governo Togukawa (inizi del XVII secolo) mostrò segni di intolleranza nei confronti degli occidentali e diede inizio ad una serie di persecuzioni culminate nel cruento eccidio di Shimabara del 1639, che mise fine al cosiddetto “secolo cristiano” del Giappone.
La seconda con Rossella Marangoni, studiosa di lingua, letteratura e cultura giapponesi, dal titolo: “Fiabe e leggende dell’antico Giappone. Nell’oscura foresta e nel profondo mare, il mondo dei Mukashi Banashi”.
Di questa però non vi parlerò adesso… abbiate un po’ di pazienza... e chissà… (spero almeno di aver creato un po’ di suspense).
Gli appuntamenti proseguono giovedì 12 febbraio alle ore 18.00 con Keiko Ando… Eccovi il calendario:

Giovedì 12 febbraio, ore 18.00
I fiori dell’anima. Il sentimento della natura e le arti tradizionali in Giappone
Keiko Ando
Direttore del Centro di cultura giapponese di Milano

Giovedì 19 febbraio, ore 18.00
Il sacro vuoto. Il sentimento religioso in Giappone
Matteo Cestari
Ricercatore presso il Dipartimento di orientalistica dell’Università degli studi di Torino

Giovedì 5 marzo, ore 18.00
Storie fluttuanti. L’antica letteratura giapponese
Ikuko Sagiyama
Professore Ordinario di Lingua e letteratura giapponese presso l’Università degli Studi di Firenze

In sintesi:
Conferenze sulla mostra “Netsuke: sculture in palmo di mano”

Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12, Milano

Dal 29 Gennaio al 7 Febbraio 2009

Orario:
ore 18.00

Per informazioni:
Telefono: (+39)02794889 / (+39)02796334
Internet: www.museopoldipezzoli.it

Ingresso gratuito
Un ringraziamento particolare all’Associazione culturale Giappone in Italia e all’ufficio stampa del Museo Poldi Pezzoli.
A prestissimo!

Michela

Netsuke, sculture in palmo di mano: 12/11/08-15/03/09 (evento)

Buon lunedì a tutti!
Spero abbiate trascorso un piacevole fine settimana!

(si lo ammetto sono in ritardo di ben 2 giorni per la pubblicazione!
こめなさい!!! Gianluigi)

Io ne ho approfittato per documentarmi su una mostra che desidero tanto visitare:

Netsuke: sculture in palmo di mano

Trovo stupendo il titolo scelto per questa esposizione: un ossimoro estremamente puntuale che riesce a condensare le caratteristiche principali dei Netsuke: il loro valore artistico e la loro minuscola dimensione. 366 sono gli esemplari di cui si compone la raccolta, esempio unico nel contesto italiano, presentata dal Museo Poldi Pezzoli e visitabile fino al 15 marzo 2009.
La collezione di Giacinto Ubaldo Lanfranchi, giunta al museo per legato testamentario nel 2005, è arricchita da circa settanta pezzi di straordinaria qualità, provenienti da collezioni private italiane e dal Linden-Museum di Stoccarda.

Lasciamoci catturare dalla magia di questi minuscoli oggetti, scoprendo insieme la loro storia!

Le origini dei Netsuke, parola che letteralmente significa “radice che fissa”, vanno individuate in Cina dove venivano adoperati per legare alla cintura il proprio sigillo personale; incominciarono ad essere utilizzati in Giappone a partire dal XV secolo, ma soltanto nel XVII secolo, contemporaneamente all’instaurarsi del governo degli Shogun Tokugawa (1603 – 1867), si registrò la massima fioritura dell’arte ad essi legata.
In origine misuravano all’incirca 5 cm, erano semplici pezzi di legno (specialmente bosso, cipresso, sandalo, ebano, ciliegio) scolpiti grossolanamente o bambù non decorato. Erano concepiti per far fronte ad un’esigenza di carattere pratico: dato che il Kimono giapponese era privo di tasche, gli uomini utilizzavano i Netsuke come “aggancio” per fermare dei contenitori (solitamente i Sagemono, scatolette in legno laccato usate per riporre cosmetici, monete, medicine, inchiostro e pennelli, pipe e tabacco, sigilli. I contenitori assumevano nomi diversi a seconda di ciò che contenevano) alla fascia del kimono, chiamata Obi. I Sagemono erano appesi ad una cordicella di seta che veniva passata dietro l’Obi il quale teneva chiuso il Kimono. I Netsuke, sempre ben levigati in modo da non rovinare la seta dell’ Obi, erano attaccati all’altro capo della cordicella e facevano da contrappeso, impedendo che la cordicella scivolasse dalla cintura. I materiali maggiormente utilizzati furono il legno e l’avorio, mentre per quanto riguarda i metalli il ferro, l’ottone, il bronzo, l’argento e l’oro decorato. In ottone furono prodotti i Netsuke utilizzati per contenere il tabacco appena fumato.
Da oggetto funzionale, caratterizzato da una forma arrotondata e da una lavorazione levigata e compatta, il Netsuke diventa presto un pezzo da collezione, come mostrano le lavorazioni a traforo, i disegni ingegnosi, la scelta di materiali pregiati ma meno resistenti.
Questo cambiamento si verificò nella seconda metà ell’Ottocento circa, quando, con l’arrivo degli Occidentali, i giapponesi rinunciarono ai loro costumi tradizionali per adottare quelli stranieri. I Netsuke persero dunque la loro funzione pratica per diventare oggetto di attenzione dei collezionisti europei e statunitensi, i quali diedero vita a raccolte prestigiose. La spinta verso la creazione di forme sempre più ricercate fu data anche dalla classe emergente dei mercanti, i quali suggerirono agli intagliatori di Netsuke una maggiore ricercatezza delle forme.
I mercanti infatti erano in competizione con i samurai, mentre i samurai esibivano le loro meravigliose spade, i mercanti sfoggiavano Netsuke sempre più raffinati, trasformando così questo accessorio di abbigliamento in oggetto da collezione.
Vi sono diversi tipi di Netsuke, quelli più comuni sono i Katabori, sculture realistiche o immaginarie che riproducono svariati soggetti: uomini, animali, insetti, fiori. Il più grande scultore di Katabori del XVIII secolo è Izumiya Tomodata della Scuola di Kyoto, invece nel XIX secolo si distinsero Kaigyokusai Masatsugu della Scuola di Osaka e Ikkan della Scuola di Nagoya.
Il percorso espositivo del museo Poldi Pezzoli è articolato in base a due grandi filoni tematici a cui si possono ricondurre i temi rappresentati dai Netsuke: la Figura Umana e la Natura. Le piccole sculture, infatti, si susseguono in una sorprendente varietà di soggetti che rappresentano creature fantastiche, esseri sovrumani, divinità dagli straordinari poteri magici, ma anche personaggi ispirati alla mitologia, alla storia, ai racconti popolari, alla letteratura, al teatro, alla vita quotidiana a cui si uniscono animali viventi e fantastici, animali dello zodiaco, fiori, piante, frutti o ortaggi (e molto altro!).
Nell’ambito dei temi legati alla Figura Umana ben rappresentato nella raccolta è il tema dello straniero. Portoghesi, olandesi, cinesi, abitanti delle isole dell’Oceano Pacifico erano per i giapponesi del tempo creature esotiche che solo pochi potevano aver visto dal vero. Gli intagliatori li raffigurarono allora con grandi nasi, occhi strabuzzati, capelli lunghi e ricci, pelle scura e gambe pelose oppure con abbigliamenti stravaganti.
Nell’affollato mondo dei Netsuke dedicati alla Natura, uno dei temi che ha dato vita a pezzi spettacolari è quello della flora: le singole specie di vegetali rimandavano a significati simbolici, spesso riguardanti delle stagioni e il fluire dei ritmi naturali nell’arco dei dodici mesi.
La mostra è curata da Francesco Morena, studioso di arte dell’Estremo Oriente, e coordinata da Andrea Di Lorenzo, conservatore del Museo Poldi Pezzoli. Il comitato scientifico è costituito da alcuni dei principali esperti del settore sia in Italia che all’estero.
Spero di aver suscitato la vostra curiosità nei confronti di queste piccole, grandi sculture!

Chi viene con me a visitare la mostra?

In sintesi:
Netsuke: sculture in palmo di mano

La raccolta Lanfranchi e opere da prestigiose collezioni internazionali

Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12, Milano

Dal 14 Novembre 2008 fino al 15 Marzo 2009

Orari:
Da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00
Lunedì chiuso.

Biglietti:
Adulti: Euro 8,00
Ridotto: Euro 5,50

Per informazioni:
Telefono: (+39)02794889 / (+39)02796334
Internet: www.museopoldipezzoli.it
Un ringraziamento particolare all’Associazione culturale Giappone in Italia e a Monica A. Rossi per l’articolo sui Netsuke pubblicato dalla rivista Pagine Zen.
じゃあね

Michela

lunedì 2 febbraio 2009

Beautiful Dreamers: 02/12/08-14/02/08 (evento)

Un saluto a tutti!
Sono lieta di sottoporre alla vostra attenzione una interessante mostra che terminerà a breve...

Fino a sabato 14 Febbraio 2009 sarà possibile apprezzare, presso l’ Angel Art Gallery di Milano, la mostra dal titolo Beautiful Dreamers , a cura di Ivan Quaroni. La mostra nasce dall’unione dei lavori di tredici artisti i quali, provenienti da paesi e realtà differenti (provengono infatti dal Giappone, Canada, Italia ma anche da Armenia ed Israele) sono tutti accomunati, a livello artistico e formale, dal ricorso ad un immaginario infantilizzato, in cui affiorano le modalità stilistiche tipiche del fumetto e dell’illustrazione.

Beautiful Dreamers

Passeggiando tra i loro quadri potrete scoprire che lo scopo delle loro opere è quello di mettere in relazione il linguaggio pittorico con altre forme grafiche, considerate minori; il loro linguaggio è infatti semplice, mutuato dai fumetti e dai cartoni animati (vedi Giuseppe Veneziano), dai disegni dei bambini o dalle illustrazioni per l’infanzia.

Eccovi alcune informazioni per conoscere meglio i partecipanti:

Ana Bagayan (Yerevan, Armenia, 1983): pittrice, proveniente da studi presso l’Art Center College of Design di Pasadina (California), dipinge un mondo onirico con una vena di sottile inquietudine; il tono della narrazione viene quindi portato al limite tra incubo e idillio.
Opere presentate: Peter Petal, Pia’s Pond,

Kukula (Tel Aviv): l’israeliana s’ispira alle illustrazioni per bambini, alle bambole per creare nuovi personaggi che abitano un mondo a metà tra fantasia e realtà.
Opere presentate: Brought Together, Fluffy and Cloudia

Nicoz Balboa (Roma, Italia,1979): questa pittrice/fumettista italiana, diplomata all’Istituto Europeo del Design di Roma, racconta storie per adulti attraverso l’utilizzo delle immagini favolistiche. Opere presentate: Lady Of The Sea, You Better Watch Out

Alex Gross: artista contraddistinto da una tecnica che mescola fantasia e realismo, citazioni esotiche e retrò, mitologia e science fiction, in una sorta di raffinato mix visivo.
Opere presentate: Monferrato Rosso

Xno: pittore già conosciuto nello scenario fumettistico underground, porta nella sua pittura contaminazioni dal mondo punk e degli horror movie di serie B.
Opere presentate: Frankengirl

Greg Gossel (Baldwin, Wisconsin, 1982): la sua pittura, basata sugli stilemi formali della Pop Art, da Andy Warhol a Mimmo Rotella, affronta il tema dei soprusi nei confronti delle minoranze nella società americana.
Opere presentate: Bought And Sold, Hate To Go

Marcel Dzama: questo artista ha elaborato uno stile grazie al quale trasforma i peggiori retroscena della vita di tutti i giorni, in innocenti fantasie infantili.
Opere presentate: Unfortunate Weather

Takashi Murakami (Tokyo, Giappone,1962): teorico del movimento Superflat, l’artista ha creato un perfetto mix tra l’immaginario dei manga e degli anime e lo stile pop dell’arte occidentale; il suo scopo è quello di mostrare l’evoluzione di un Giappone globalizzato e sempre meno tradizionalista.
Opere presentate: Skulls Rock, And Then (Gargle Glop)

Aya Takano (Saitama, Giappone, 1976): artista anche lei appartenente al movimento Superflat, dipinge un mondo scintillante e futuristico, in cui le protagoniste sono giovani fanciulle.
Opere presentate: Noshy and Meg on Earth - 2036

Fulvia Mendini (Milano, 1966): la sua pittura è contraddistinta da uno stile piatto e lineare in cui predomina una vivace sensibilità colore.
Opere presentate: Woody, Teodora

Giuseppe Veneziano (Mazzarino - Caltanisetta, 1971): vignettista per i quotidiani siciliani, si contraddistingue per una pittura che esplora le problematiche della nostra epoca.
Opere presentate: Terence In Love, The Day After a Beautiful Dream

Massimo Caccia (Desio – Milano, 1970) illustratore di libri, nella sua arte si avvertono gli influssi di fumetto, graphic design, soprattutto del cinema.
Opere presentate: Untitled

Vanni Cuoghi (Genova, 1966): pittore dal cui stile emergono temi e figure dell’immaginario popolare, trattati con una rinnovata sensibilità folk. E’ dalla sua opera che deriva il titolo della mostra.
Opere presentate: Beautiful dreamers

Da questo mix di esperienze e culture nasce quindi un’esposizione che fa riflettere il visitatore sul contemporaneo, mettendolo a contatto con influssi che giungono dalla cultura manga.

Per chi fosse interessato ecco il catalogo della Mostra.

Vi auguro a questo punto una buona visione...!

In sintesi:
Beautiful Dreamers

Galleria: Angel Art Gallery, Via Fiori Chiari, 12 Milano
Tel (+39) 02.36562022
Fax (+39) 02.36562260
Emmail: info@angelartgallery.it
Sito Web: www.angelartgallery.it

Dal 2 dicembre 2008 fino al 14 febbraio 2009

Orari:
Dal martedì al sabato 10.00/13.00 – 15.00/19.00
Domenica 15.00/19.00

Come arrivare:
MM2 Brera
Autobus 61
mappa
Un ringraziamento particolare all’Associazione culturale Giappone in Italia.
さよなら!!!!

Valeria