lunedì 29 dicembre 2008

Giardino Rovesciato, Hidetoshi Nagasawa: 27/09-30/12 2008 (evento)

Buongiorno a tutti!
Eccomi di nuovo qui dopo le festività natalizie, che spero abbiate trascorso serenamente, per segnalarvi un evento dal curioso titolo: Giardino Rovesciato. Se siete in vacanza e non avete ancora incominciato i preparativi per la festa di Capodanno, approfittatene, potrebbe essere un modo originale per concludere il 2008!

Giardino Rovesciato, Hidetoshi Nagasawa

L’esposizione, curata da Katalin Mollek Burmeister, ha luogo a Quarrata, a Villa Medicea La Magia. Inaugurata il 27 settembre, grazie al Comune di Quarrata e al suo sindaco Sabrina Sergio Gori, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, terminerà il 30 dicembre. L’artista di scena in una delle più affascinanti ville rinascimentali della Toscana è Hidetoshi Nagasawa, di origine giapponese, che da 40 anni vive a Milano e a Pietrasanta.
Nato in Manciuria nel 1940 e cresciuto in Giappone, arriva in Italia nel 1967, al termine di un particolare viaggio in bicicletta che lo vede attraversare 17 nazioni dell’Asia, del Medio Oriente e dell’Europa. Il tema del viaggio, come avvicinamento ad altre culture e nascita di nuove connessioni, sarà una costante rintracciabile nelle sue opere. Viaggio è un’opera del 1971; Nagasawa è all’inizio del suo percorso artistico e ne ha già indicato un nucleo fondante: sovrappone nove strati di carta di tipo diverso e sull’ultimo dipinge con l’inchiostro la parola “viaggio”. Quindi inverte l’ordine dei fogli: abbiamo per prima una macchia, un appiglio, un’idea. Foglio dopo foglio gli accenni si sostanziano fino a mostrare per intero la materia di questa idea, il viaggio.
Nelle opere di questo straordinario artista l'idea è alla base di tutto. L'idea è onnipresente nel mondo e nella mente ed esiste prima di ogni cosa. Il compito dell'artista secondo Nagasawa è di captarla e tradurla in materia, rendere visibile l'invisibile: "Io creo la parte che non può essere vista". Nagasawa cerca di dare corpo all'idea conferendo leggerezza e incorporeità alla scultura, sfida le leggi della fisica che sono sottoposte alla gravità e alla pesantezza della materia. Il marmo, la pietra, i metalli, l'acciaio, il legno vengono trasformati in forme che suggeriscono e visualizzano l'idea. È un momento che concilia gli opposti. Nagasawa opera alla fine degli anni Sessanta e negli anni Settanta nel clima concettuale milanese, per lui un campo di confronto tra le sue origini orientali e il linguaggio occidentale. Fin dall'inizio si distingue con una poetica individuale che non consiste nel rifiuto dell'opera, ma nel cercare di dare una forma a qualcosa di invisibile, che trascende le cose percepibili. Il suo campo d'azione include non solo la scultura, la manualità, giochi linguistici, ma anche la performance e il video.
All’inizio degli anni ’90 l’artista attribuisce alla natura un’importanza dominante con la creazione dei giardini. "Per me la scultura ha a che fare con l'invisibile, io lavoro sulla parte che non può essere vista, su quell'energia che si può solo sentire, ma che è il vero senso di una forma". Nagasawa, partendo dal contrasto tra intervento umano e presenza spontanea, di corporeo e incorporeo, insiste sui tratti nascosti della natura e concretizza idee e forme celate in essa dall'ambiguità di uno sguardo che ormai non è più abituato a percepire l'interezza delle cose. Il giardino non racchiude, anzi, si apre allo spazio circostante, Nagasawa non vuole intervenire sulla natura o mutare il territorio, bensì farci guardare l'opera da dentro, perché l'opera è la natura stessa.
Per Villa Medicea La Magia Nagasawa ha creato due opere: la prima Dove Tende l’Aurora – Bosco di Colonne è collocata nella settecentesca Tinaia di Levante. È un’architettura immaginaria, capace di trasportarsi nel campo della natura per prenderne l’idea di un bosco cristallizzato poi nel marmo. Entrando troviamo la Tinaia quasi nel buio, il candore del materiale emerge soltanto pochi minuti dopo, quando la vista si adatta alla luce. 41 colonne di marmo di Carrara sono disposte a semicerchio a distanza irregolare. Suggeriscono l’idea di apertura, lasciando immaginare che fuori dal loro perimetro lo spazio continui ad allargarsi, e infatti i due punti di fuga che ne originano il disegno si trovano oltre le pareti della Tinaia. I numeri dispari delle 41 colonne sono una scelta attinente alla consuetudine giapponese di preferire i numeri dispari a quelli pari. Nella dottrina Zen i dispari corrispondono ai concetti di asimmetria, di forma aperta, di qualcosa di non completo esposto a mutamenti, è anche un pungolo che stimola e tiene mobile la mente. Al contrario, i numeri pari marcano l'essenza delle forme chiuse, complete e perfette, immutabili.
Nello spazio esterno che affianca la Tinaia di Levante, un giardino in muratura: Giardino Rovesciato, è l’opera che l’artista lascerà nel parco. Due anelli in muratura si incastrano generando al centro un terzo piccolo spazio oblungo. Due aperture su lati opposti nei muri lasciano la possibilità di entrare. In uno dei vani del Giardino Rovesciato è stato piantato un melograno.
I cerchi saranno circondati da una siepe di bosso. Camminando nel parco si incontra questa piccola fortezza costruita in pietra alberese locale con muratura a secco dell'altezza media di un uomo, che non fa intuire cosa c'è al suo interno. La compattezza del muro, l'andamento ondulato della sua sommità, sono solo un suggerimento del fatto che all'interno ci sia qualcosa, fin quando non si scorgono le due aperture, invito ad entrare. È a questo punto che prende corpo l'idea del giardino rovesciato: un giardino dentro al giardino, ma di concezione opposta: quello di Nagasawa è un andito dove la natura non riceverà cura umana, la vegetazione è consegnata al proprio spontaneo divenire, agli uccelli e ai semi che viaggiano nell'aria. Queste azioni invisibili nel giardino attorno, vengono visualizzate ed esaltate al suo interno, dando largo spazio all'immaginazione e alla riflessione dello spettatore. I muri interni di Giardino Rovesciato sono intonacati di rosso; la tonalità profonda del colore influenza sia lo spirito che i sensi, attiva le idee e al tempo stesso le emozioni.
Il giardino diventa un luogo creato per dar sfogo alla propria sensibilità, Nagasawa sostiene che “l’unico modo è sentire, ascoltare in silenzio”.
Ed ecco qualche cenno a Villa Medicea La Magia: inaugurato ufficialmente a giugno 2005, il centro di Villa La Magia nasce da un'idea dell'attuale Sindaco di Quarrata, Sabrina Sergio Gori, dopo che nel 2000 il Comune ha acquistato l'intero complesso con l'intenzione di conferirgli un carattere culturale distintivo e di riferimento, nell'ottica di riqualificare il territorio e il patrimonio storico locale. Il progetto del centro consiste da una parte nell'attività espositiva, dall'altra nella realizzazione di un parco-museo "Genius loci. Lo Spirito del Luogo", con opere create appositamente. Tra le opere che fanno parte attualmente della collezione del parco, troviamo: MICAT IN VERTICE di Fabrizio Corneli, installazione di luce e ombra sulla facciata della Limonaia di Levante; BRUCIAPROFUMI, due grandi sculture in terracotta, e FABBRICA DELLA MEMORIA, un tempietto – biblioteca che richiama la forma dell'ellisse del cervello, vicino al lago, di Anne e Patrick Poirier; e infine, ultima acquisizione, ASCOLTA IL FLAUTO DI CANNA di Marco Bagnoli.
Grazie alla sua attività, Villa La Magia è riconosciuta dalla Regione Toscana come progetto d'importanza regionale per l'arte contemporanea.

In sintesi:
Giardino Rovesciato, Hidetoshi Nagasawa
A cura di Katalin Mollek Burmeister

Villa Medicea La Magia Tinaia di Levante
(Arte Contemporanea)
Via Vecchia Fiorentina I Tronco n.63
51039 Quarrata (PT)

Dal 27 settembre al 30 dicembre 2008

Orario:
aperto domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
dal lunedì al venerdì su prenotazione.

Ingresso libero

Per informazioni e prenotazioni:
Assessorato alla Cultura del Comune di Quarrata
Tel: (+39)0573771408
Email: urp@comune.quarrata.pt.it
Un ringraziamento particolare all’Associazione culturale Giappone in Italia
Concludo augurando a tutti i lettori e i collaboratori del blog un Buon Anno Nuovo!

Michela

venerdì 26 dicembre 2008

Appunti lezione 26/11/2008 (PDF)

Ciao a tutti,
rieccoci con i vecchi ritmi ed i soliti ritardi nella pubblicazione degli appunti.. spero che non vi siate abituati ai ritmi delle ultime volte. ^^
Io l'avevo detto che erano delle eccezioni. ^__^

Settima lezione (26/11/2008)
chiedere l'ora, chiedere il prezzo e classificatori dei prezzi, come chiedere gli orari di apertura e chiusura, forma verbale per le congetture.

appunti originali (versione scritta a mano)

appunti riscritti (versione scritta a computer)

Sto già preparando il post con l'Ottava lezione, l'ultima prima delle vacanze Natalizie.. quindi non disperate fra breve avrete nuovo materiale per i vostri studi!
Buon Nasale a tutti!!!

じゃあね。

Gianluigi

mercoledì 24 dicembre 2008

Shinya Sakurai in esposizione a Modica: 18-28/12/2008 (evento)

Buongiorno!
Manca soltanto un giorno al Natale! Per augurarvi buone feste ho pensato di segnalarvi l’esposizione di un giovanissimo artista giapponese Shinya Sakurai, inaugurata il 18 dicembre a Modica. Il titolo della mostra e il messaggio che intende comunicare vi farà intuire il motivo di questa scelta. Prima però scopriamo insieme qualcosa in più su questo particolare artista.

Shinya Sakurai, laureato in belle arti all’università di Osaka, lavora e vive a Torino dove studia scenografia presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti. In Italia e all’estero ha già allestito diverse mostre personali e partecipato a esposizioni collettive, ricevendo anche vari riconoscimenti, tra cui il Premio del Presidente della Zecca di Stato e del direttore NHK all’Esposizione delle Arti Decorative di Osaka nel 2004, il Premio Internazionale d’arte giovani “Olindo Canosso”, come artista segnalato nel 2005, e il terzo premio al Concorso di pittura “Borgo piazza” di Fossano (CN).

Shinya Sakurai in esposizione a Modica

La mostra di Modica, curata dall’Associazione Culturale PASS/O, potrà essere visitata presso i Magazzini Grimaldi dal 18 al 28 dicembre. Il filo conduttore dell’esposizione è, come si può intuire dal titolo stesso Love from Hiroshima, il tema dell’amore, dell’armonia, della pace, veicolato attraverso raffigurazioni di cuoricini rossi che si perdono nell’universo cromatico che li accoglie, come fiori o stelle cadenti.
Adopera colori vivaci, i colori forti della sua Hiroshima, in contrasto con l’immaginario collettivo di una città grigia distrutta dalla furia atomica.
Nelle opere di Shinya Sakurai convivono modernità e tradizione, quest’ultima si esprime nell’utilizzo dello Shibori, un’antica tecnica di tintura della stoffa che fu in auge intorno all'era di Edo, l’odierna Tokyo, e che consiste nel legare o manipolare il tessuto e immergerlo in un bagno di tintura che crea una fantasia astratta. Così prendono vita le sfumature da cui la miriade di cuoricini rossi si stacca con allegria, protendendosi verso l’osservatore.

Così scrive di lui Vittorio Falletti, dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino:

«‘Sono Shinya Sakurai arutista di Giapponese questo mio email...’ Così iniziava circa un anno fa la simpatica-garbata mail di un venticinquenne, già laureato in arte all'università di Osaka, da pochi mesi a Torino per frequentare il biennio di specializzazione dell'Accademia Albertina di Belle Arti.
È oggi un grande piacere scrivere di questo giovane artista, per uno – di astigiana origine – che nei lontani anni settanta frequentava il tatami della palestra del Maestro Shoji Sugiyama, che già all'epoca indossava cinture bianche e rosse. Sì, perchè nel judo parti con la bianca per arrivare alla nera: primo dan. Ma poi con il procedere dei dan il nero viene superato da rossi e bianchi e il massimo dei massimi (il dodicesimo dan, punto di arrivo ideale, attribuito solo – postumo – al grande Jigoro Kano, fondatore del moderno judo) di nuovo ... una cintura bianca! Tanta fatica e dedizione per tornare al punto di partenza, al bianco del neofita. La semplicità come punto di arrivo di un complesso percorso. È molto giovane Shinya Sakurai, ma ha già fatto grandi passi lungo la difficile Via della Semplicità. Lo hanno capito i galleristi, in Italia e all'estero, che ospitano sue mostre, i critici e i collezionisti che si interessano a lui.
Guardi i quadri di Sakurai: vedi tanti cuoricini rossi in rilievo e dietro colori vivaci, il tutto ricoperto da vinavil. Pensi sia un giochino artistico che produce gradevoli effetti visivi, come le vetrine nel giorno di San Valentino. Poi però scopri che i colori vivaci dietro ai cuoricini sono ottenuti con metodo shibori, antica e complessa tecnica di tintura che permette di realizzare raffinate e ogni volta diverse screziature con ricche gamme cromatiche. Parlandogli scopri che Shinya Sakurai è pacifista, curioso e attento ai fenomeni sociali correnti, giapponesi e non, e ha tanti amici anche qui in Italia, come il fotografo Turi Rapisarda e il pittore Giuseppe Andrea Marte, coi quale condivide da qualche tempo il centrale studio torinese che ospita anche – in tecnologica teca – il pitone Gianduia, svezzato dal fotografo siciliano Davide Bramante. Ma soprattutto non puoi sorvolare mentalmente sul fatto che Sakurai non è romano, londinese o parigino. Neanche di Tokyo: è di Hiroshima. Così oltre a cogliere affinità con star nipponiche come Mariko Mori e Takashi Murakami nel far dialogare tradizione e contemporaneità, realizzi che quelle cascate di cuoricini, così tanti e così lievi da ricordare le piogge di petali durante le fioriture primaverili, si elevano al rango di preziosi ma al tempo stesso popolari – perchè fruibili da tutti nella loro profonda semplicità – messaggi d'amore e di pace. E speri che il mondo intero ne sia inondato il più presto possibile».

In sintesi:
Shinya Sakurai “Love from Hiroshima”
curato dall’Associazione Culturale PASS/O

Magazzini Grimaldi
via Grimaldi n. 28 – Modica
mappa

dal 18 al 28 dicembre 2008

orario:
tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 23.00
(escluso lunedì e martedì)

Su appuntamento:
Telefono: (+39)3805134687

Per informazioni e prenotazioni:

Telefono, Fax: (+39)3805134687
Email: associzionepasso@yahoo.it

Ingresso libero.
Ringrazio l’Associazione culturale Giappone in Italia

Un messaggio di pace e amore dal Giappone!
Tanti cari auguri di Buon Natale a tutti voi!

Michela

martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale 2008, メリ クリスマス 2008

Ciao a tutti,
volevo cogliere l'occasione di augurare メリ クリスマス a tutte le bellissime persone che ci seguono.. e a tutte quelle che leggendo questo post vorranno diventare bellissime! ^^

Come avete visto da Settembre ci sono state molto novità sul blog.. new entry che si stanno cimentando nella pubblicazione degli eventi giapponesi (grazie Michela), guest star internazionali che hanno deciso di aprire la loro Rubrica sulla cucina giapponese sulle nostre "pagine" (grazie Megumi) e nuovi collaboratori con cui stiamo progettando nuovi contenuti e attività da iniziare con il nuovo anno!

I miei ringraziamenti vanno anche a chi con pazienza scrive gli appunti su cui noi tutti studiamo (grazie Valeria) e a chi impegna il proprio tempo per realizzare le versioni digitali (grazie King Bishop)... un grazie speciale anche a chi più di una volta mi ha salvato coprendo i buchi che si erano creati (grazie Alessandro).

Se ho dimenticato qualcuno non me ne voglia... un ringraziamento anche a loro insieme a tutti coloro che ci seguono e partecipano con i loro commenti al blog.

Buon Natale 2008!!!
メリ クリスマス 2008!!!

Gianluigi

venerdì 19 dicembre 2008

Makiko Asada: Stromboli – Viaggio al Centro della Terra III : 1-12/12/2008 (evento)

Buongiorno a tutti!

In questo freddo venerdì di dicembre vorrei "riscaldare i vostri animi" presentandovi un evento che ha come oggetto una caldissima isola eoliana: Stromboli.

Makiko Asada dal titolo: "Stromboli – Viaggio al Centro della Terra III"

Due sono le fonti di ispirazione dell’artista giapponese: il romanzo di Jules Verne Viaggio al centro della terra e l’isola di Stromboli che Asada ha visitato nel giugno 2008 arrivando vicino al cratere e vedendo così il magma e il fumo del vulcano, uno dei pochi al mondo in attività eruttiva permanente. Avendo udito e visto delle piccole eruzioni, per questa mostra espone cinque tele dipinte con la cera d’api; questo materiale le evoca il colore dello zolfo e il magma, per la sua fluidità calda e rigida quando si raffredda.

L’esposizione è stata inaugurata il 1° dicembre presso la sala del Consolato Generale del Giappone a Milano e si concluderà il 24 dicembre.

Makiko Asada presenta pitture di cera inedite pensate per questo spazio diplomatico.

Nel 2007 ha tenuto la mostra personale "Viaggio al Centro della Terra" presso lo Studio Cristina Del Ponte a Locarno, le opere si ispiravano al viaggio dei tre personaggi principali del romanzo di Jules Verne. Ha focalizzato l’attenzione sull'immagine della barca e di due cuori uniti, mancava però la presenza dello Stromboli, dove sono usciti sani e salvi il mineralogista Lidenbrock, suo nipote Axcel e la guida islandese Hans.

Per questo ha realizzato la seconda mostra solo sul vulcano Stromboli presso Art Space Kimura ASK a Tokyo.

Ed ora una breve biografia dell’artista: nata a Tokyo nel 1970 Makiko Asada vive e lavora a Milano. Si è laureata a Tokyo nel 1996 presso l'Università d'arte Musashino nel corso di scultura, ed in seguito nel 1992 presso Aoyama-Gakuin Woman's Junior College nel corso delle belle arti.
Giunta a Milano ha conseguito il diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera nel corso di pittura.
Tra le mostre più recenti: "Stromboli – Viaggio al Centro della Terra II", Art Space Kimura ASK Tokyo, 2008; "Lo specchio dell’Arte", Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda, 2008; "Scintille", Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda con S. Romani, 2007; "Viaggio al centro della Terra", Studio Cristina Del Ponte Locarno, 2007; "Leggerezza nel contemporaneo" Museo Casorella Locarno, 2007.

In sintesi:
Makiko Asada: Stromboli – Viaggio al Centro della Terra III

Consolato Generale del Giappone
via Privata Cesare Mangili 2/4 – Milano
[Metro MM3 Turati (linea gialla) Bus 43, 94]
mappa

Telefono: (+39) 02 624 1141
Fax: (+39) 02 6597201

orario:
dal lunedì al venerdì 9:15 – 12:15 / 13:30 – 16:30
sabato, domenica e l’8 dicembre chiuso.

Per informazioni:

Telefono: (+39) 349 6127697
EMail: makikoasada@yahoo.it
Ringrazio l’Associazione culturale Giappone in Italia
Buona mostra e buon fine settimana a tutti!

Michela

lunedì 15 dicembre 2008

un Giappone pe il 2009: 10-31/12/2008 (evento)

AGGIORNAMENTO (18/12/2008)
La mostra un Giappone per il 2009 è stata prorogata fino al 31/12/2008.
Buona visione a tutti!

lunedì 15 dicembre 2008
- 16 giorni al nuovo anno!

Buongiorno a tutti!
Eh sì, ormai è quasi arrivato il momento di abbandonare il vecchio calendario che ci ha accompagnato in questi dodici mesi per acquistarne uno nuovo dove segnare tutti i nostri appuntamenti, dando ovviamente la priorità alle lezioni di giapponese ;-)

Se ancora siete alla ricerca di un bel calendario 2009, ve ne segnalo uno davvero stupendo e soprattutto “a tema”: si tratta del calendario di Paola Ghirotti.

un Giappone per il 2009

È questo il titolo del calendario, rivolto agli amanti del Giappone, ideato dallo studio Ghirotti Gobesso. Il tempo viene scandito dai matsuri, piccole e grandi feste che traggono le loro origini dalle tradizioni popolari contadine o da ricorrenze e cerimonie religiose, opportunamente segnalate per ogni mese di cui si compone il calendario.

A ogni mese inoltre è associata la fotografia di un volto che la fotografa Paola Ghirotti ha scelto tra migliaia di scatti realizzati dal 1989 a oggi.

In copertina compare l’immagine di un monaco zen, accompagnata dai logogrammi ni “sole” e hon “origine” – che danno vita alla parola Giappone – in una calligrafia di Roberto Steve Gobesso.

La raffinatezza di questo calendario è data non solo dalla bellezza delle immagini, ma anche dall’alta qualità di stampa e dalla preziosa carta che è stata adoperata: carta acquarello stucco gesso per la copertina e il sottoblocco, carta tatami white per gli interni.

Ecco come Paola Binante descrisse le fotografie di Paola Ghirotti utilizzate per il calendario 2006: “... non descrive le situazioni ma le interpreta come un testimone silente; la profonda conoscenza della cultura e delle tradizioni acquisita durante i lunghi soggiorni tra i popoli orientali le permette di affiancarsi ai protagonisti delle sue immagini fotografiche. Nella rappresentazione dei rituali ne coglie l'essenza, fornendo quei particolari fondamentali che fanno dei suoi lavori dei reportage di vera ricerca antropologica. I culti, le cerimonie, la natura, gli oggetti, tutto viene trasposto nella ripresa di quell'attimo fuggente, in cui ciò che viene rappresentato è l'elemento essenziale che svela tutto il significato di una cultura…”.

Le immagini del calendario e alcune delle 53 foto della mostra Italia no bi Japan no bi (La bellezza italiana e la bellezza giapponese), personale di Paola Ghirotti tenutasi al Museum of Fine Art di Gifu in Giappone, saranno esposte dal 10 al 17 dicembre 2008 presso il negozio Urushj a Roma. Questo negozio, il quale trae il proprio nome dalla lacca Urushj, una resina naturale con la quale gli artigiani giapponesi decoravano, rivestivano e proteggevano i materiali più nobili, come l'oro, la madreperla, l'avorio, la tartaruga, la ceramica, il bambu. Da anni Urushj rappresenta un punto di riferimento per chi ha scelto di abitare secondo valori importanti del mondo giapponese quali l'armonia, l'eleganza, il rispetto e salvaguardia della natura, proponendo arredi per la zona giorno e la zona notte ispirati a questi valori. Le strutture dei suoi mobili sono in legno massello, le tecniche costruttive sono quelle della tradizione artigianale in completa assenza di parti metalliche.

E per finire ecco una breve biografia di Paola Ghirotti:

Paola Ghirotti vive e lavora a Roma, è membro dell'Aistugia, Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi. Ha un vasto archivio in analogico sul Giappone, luogo di elezione della sua ricerca fotografica. Nel 1991, con lo Studio Kaleidos, ha realizzato Animula vagula, blandula..., multivisione che ha vinto il primo premio al Media Save Art '91. Nel 1995 ha pubblicato il libro un Giappone ed è al senso di quel titolo che rimanda il calendario. Le sue fotografie sono state utilizzate: nel video didattico della mostra “Il Giappone prima dell'Occidente”, Roma, Palazzo delle Esposizioni, per la guida Le Japon des Japonais, Éditions Liana Lévi/Seuil, per Giappone, immagini e segni per un calendario, ideato da Stefania Guerra. Nel 1996 e 1997 ha curato le pubbliche relazioni per il Raku Museum di Kyoto, in occasione della mostra “Raku: una dinastia di ceramisti giapponesi”. Nel 2007 ha curato “Mistero Giappone”, Quaderno Speciale di Limes, Gruppo Editoriale l'Espresso. Alcune sedi espositive: Goethe Institut di Kyoto, Fine Art Museum di Gifu, American Academy e Istituto Giapponese di Cultura di Roma.

Qui potete ammirare qualche scatto “nipponico”:

Giappone in festa: il Calendario 2009

Dodici mesi da trascorrere ammirando la grazia e l’eleganza di questo splendido Paese.

In sintesi:
Esposizione delle immagini presenti nel calendario Un giappone per il 2009 di Paola Ghirotti, e di alcune fotografie della mostra “Italia no bi Japan no bi”

Urushj
via Margutta 21/22 – Roma

dal 10 al 17 dicembre 2008
orario 10.00 – 13.30 / 15.00 – 19.30
chiuso la domenica e il lunedì

Per informazioni:
Telefono – +39 06 32110358
Email – urushiroma@urushi.it
Internet – www.urushi.it

Il calendario costa 18,00 €, si può prenotare all’indirizzo: www.ghirottigobesso.com, oppure in libreria.
Ringrazio l’Associazione culturale Giappone in Italia e Paola Ghirotti:
Buon inizio settimana a tutti!

Michela

sabato 13 dicembre 2008

Souboku - Inchiostro che scorre 6-18/12/2008 (evento)

Ciao a tutti,
non poteva mancare tra le nostre segnalazioni un evento dedicato alla calligrafia!

Souboku: Inchiostro che scorre

Koshun Masunaga, artista giapponese di fama internazionale, esporrà le sue opere in una mostra, curata da Eva Czerkl, ospitata dal Museo Archeologico di Valmontone. L’inaugurazione dell’evento, promosso dalla Libreria Doria e patrocinato dal Comune di Valmontone, avrà luogo sabato 6 dicembre alle ore 18.00.

Le opere di Koshun Masunaga, che dipinge da quando aveva sei anni, sono state realizzate con una tecnica da lei inventata e di cui è diventata maestra denominata Souboku, e cioè Inchiostro che scorre.

Quando si parla di calligrafia giapponese solitamente si fa riferimento all’antica arte dello Shodo, e infatti anche il Soubuku affonda in essa le sue radici, trascendendola al tempo stesso.

All'origine un'idea ispiratrice prima dipinta nell'antica calligrafia giapponese chiamata Kanji, e che va poi pian piano dissolvendosi nel gesto creativo fino a diventare rappresentazione visiva di fiori, alberi, animali, paesaggi, persino di pratiche sportive.

Da questa trasposizione di ideogrammi tradizionali in immagini, nascono figure piene di forza e di vitalità.

Nella sua arte convivono modernità e tradizione, originalità e classicità, sia a livello compositivo, sia rispetto agli strumenti utilizzati per la creazione delle sue opere: pennelli di pelo di agnello, di cavallo, di visone, di scimmia, di puzzola; inchiostro antico trecento anni; acqua pura di fonte; preziosa carta di riso. Un'opera nuova con inchiostro antico. Un inchiostro che scorre.

Tutte le sue composizioni sono eseguite con un solo tratto di pennello, frutto di un impulso creativo, di concentrazione ed energia accumulata. Non aggiunge né ricalca; anche le opere a due colori sono state realizzate in un solo momento, con due pennelli.

Ecco come Koshun Masunaga, le cui opere sono state utilizzare in pubblicità e come marchi di grandi aziende occidentali, tra cui l'IBM, o in manifestazioni sportive quali le Olimpiadi Invernali di Nagano, spiega la sua arte: “Nel tempo di un respiro realizzo un'idea mille volte immaginata, mille volte pensata. Mi concentro per raggiungere il più alto livello spirituale possibile, e con gesto di pura energia trasferisco sulla carta la vita di quell'attimo. Entro due o tre minuti l'inchiostro asciuga, nessun tratto può essere ripassato o cancellato…”.

Se volete farvi un’idea dell’artista e delle sue opere vi consiglio di visitare il suo sito www.souboku.com

In sintesi:
Souboku – Inchiostro che scorre

Libreria Doria – Museo Archelogico di Valmontone
Piazza della Costituente, 16 – Valmontone (Roma)

dal 6 al 18 dicembre 2008

Inaugurazione: Sabato 6 dicembre 2008 ore 18.00

Orari: dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 escluso il lunedì pomeriggio

Per informazioni:
Telefono (+39) 06 95995046
Web: www.libreriadoria.it
EMail – info@libreriadoria.it
Ringrazio l’Associzione culturale Giappone in Italia e la Libreria Doria
Buon fine settimana a tutti!

Michela

venerdì 12 dicembre 2008

Raduno a Saronno per la Festa Giapponese

Ciao a tutti,
scusate l'utilizzo un po' estemporaneo di questo spazio ma mi sembra più utile postare sul blog piuttosto che inviare una mail sapendo di non avere l'indirizzo di tutti..

Come si capisce dal titolo volevo fissare un orario per tutti coloro che desiderano andare alla Festa Giapponese partendo da Saronno insieme al gruppo del corso di Giapponese di Unitre.

Come luogo di raduno consiglierei direttamente la stazione (di Saronno naturalmente ^^) e come orario le 10:40 in modo da potere prendere con calma il treno delle 10:58 ed arrivare in Cadorna (teoricamente) alle 11:20.

Il treno in questione lo potete vedere qui.

Ci vediamo Domenica.

Gianluigi

giovedì 11 dicembre 2008

Itadakimasu ricette giapponesi: Zuppa di Miso (rubrica)

Ciao a tutti, come state?
Benvenuti alla seconda puntata di Itadakimasu! Eccomi di nuovo, sono Megumi.
Ultimamente anche in Giappone è inverno ed ormai il momento adatto per andare a vedere gli aceri sta finendo...
Fuori fa veramente freddo ma in casa ci si riscalda mangiando la zuppa che vi presento oggi. ^^

Come promesso oggi parleremo di Okazu (おかず)!
Ricordate la scorsa puntata?

Ricetta della zuppa di Miso
Misoshiru (味噌汁 - みそしる)
(ricetta per 4 persone)

Ingredienti:

*Miso (みそ=味噌)...3 cucchiai di Miso
(la quantità dipende quanto la volete saporite)

*Acqua (水)...600 ml (per 4 porzioni)

*Tofu...1 confezione
(in negozio lo troverete in pacchetti come nella quello nella foto accanto)

*Wakame...1 o 2 manciate
(tipo di alghe secche, se ne possono usare anche altre qualità)

*Dashi-no-moto (だしのもと=出しの素)...10 cc (2 cucchiaini)
(preparato liofilizzato per zuppe)

*Porro (tritato)...una manciata


Utensili:

eccovi Mestolo e Colino necessari per completare la ricetta... giapponesi naturalmente. ^^


Varianti:
Per modificare la ricetta si possono aggiungere altri ingredienti al Tofu e al Wakame.
In particolare la zuppa di Miso con aggiunta di maiale e patate si chiama Ton-jir.

Consiglio:
Se andate dall'erboristeria potete trovare il Tofu ma attenzione a comprare quello non-saporito.


Preparazione:

1. Riempite una pentola con dell'acqua e aggiungete il Dashi-no-moto

2. Iniziate a cuocere a fuoco vivo.

3. Prendete il Miso con il cucchiaio e immergetelo nella zuppa, fate sciogliere il Miso usando il colino.



4. Tagliate il Tofu a dadi e aggiungetelo alla zuppa.



5. Fate ammorbidire le alghe secche con dell’acqua tiepida e poi aggiungetele alla zuppa.



6. Lasciate bollire la zuppa per circa 5 sec.
(Attenti a non bollirla molto altrimenti la zuppa diventa troppo saporita)

7. Spegnete il fuoco e servite la Zuppa di Miso a tavola.



Eccovi la ricetta del Misoshiru ! Contenti ? ^^

Vi anticipo che nella prossima puntata parleremo del Nabe, naturalmente fuso orario permettendo. ^__^
またね。

Megumi

martedì 9 dicembre 2008

Chi verrà alla festa giapponese di Milano? (sondaggio)

こんばんは,
visto che si avvicina la tanto attesa data della festa della scuola giapponese di Milano ho deciso di proporvi un piccolo sondaggio... giusto per sapere chi di voi sarà presente all'evento.

Mi raccomando vi aspetto tutti in fila alla bancherella del もち!!!
Capito ピエトロ!?

Venite alla Festa Giapponese di Milano?

Votate il Sondaggio, fateci sapere quanti sarete !!!

chissà che non si vinca qualcosa... ^^
Un saluto a tutti!

Gianluigi

lunedì 8 dicembre 2008

Festa della Scuola Giapponese di Milano 14/12/08 (evento)

Ciao a tutti,
ormai è passato un anno da quando vi segnalai la Festa della Scuola Giapponese di via Arzaga del Dicembre 2007. Come potete vedere rieccoci a ricordarvi anche quest'anno questo evento che secondo noi (umili イタリア日本語の学生) è irrinunciabile.. quindi eccovi qualche news raccolta l'anno scorso.

Festa della Scuola Giapponese di Milano

Cari amici, conosciuti e conosciuti.. quest'anno presentandovi la Festa organizzata dalla scuola Giapponese di via Arzaga avrò piacere di riportarvi le nostre impressioni (visto che l'anno scorso ci siamo stati).

Per prima cosa appena giunti al cancello di ingresso della scuola, immaginatevi 2 file ordinate di persone che attendono il loro turno per entrare.. state immaginando!? beh io la prima volta ho pensato fossimo usciti dai confini Italiani ed entrati in territorio Nipponico. ^__^
Sembrerà poco furbo ma io all'inizio non avevo capito il significato delle 2 file... dopo poco però tutto è chiaro! Nella prima ci si accoda per lasciare il proprio nome (ne basta uno per gruppo) e passati poi alla seconda fila, molto velocemente si entra nel cortile della scuola. Semplice e potente! (cos'è un nuovo elettrodomestico made in Japan!? ^^).

Una volta dentro avrete modo di soddisfare i vostri desideri Nippo-culinari:
Yakitori (spiedini di pollo in salsa teriyaki), Yaki Soba (spaghetti di grano saraceno saltati in piastar), Obento (cestino col pranzo già preparato), Sushi (dei maki immensi) e Onigiri (le polpette di riso di forma vagamente triangolare con l'alga nera).
Come se non bastasse si potranno assaggiare i dolci Giapponesi (troppo Giapponesi!!!), le palline di Mochi ripiene di marmellate differenti, doraemoqualcosa... dei paninetti ripieni di marmellata di fagioli rossi, degli altri dolcetti a forma di fiore e paste tutte colorate! Una vera delizia per bocca ed occhi!

Finito di riempirsi lo stomaco avrete modo di immergervi in una marea quasi infinita di libri di tutti i tipi e livelli (per bambini o adulti) tutti rigorosamente in Giapponese! Volete mettere il gusto di comprarsi un libro che forse un giorno riusciremo a leggere (speriamo!!!). Per i più veloci ci sarà anche la possibilità di trovarne alcuni completamente gratuiti... il genere!? io ne ho a casa qualcuno ed aspetto di capirlo. ^^

Esaurita la curiosità letteraria possiamo inoltrarci fra i corridoi per ammirare tutte le attività organizzate dalla scuola con l'ausilio dei genitori..
si va dall'esposizione di Kimono, Geta e oggettistica varia usata e nuova... vi avverto diventerà un obbligo morale per ognuno di voi trovare un oggetto Giapponese da portarsi a casa!
Non ancora sazi di 日本 eccoci gironzolare in stato simil-sognante fra corridoi tappezzati di Kanji, dipinti dai ragazzini della scuola con china e pennello.... senza parole, una vera meraviglia!
Non dimentichiamo inoltre lo stand di stampe d'autore per la seta e a quello delle ceramiche, oltre alle dimostrazioni della Cerimonia del Te, al Teatro No e a molto altro...

Vi anticipo che questa è solo una parte di quello che potrete ammirare... più che altro è quello che sono riuscito a raccontarvi. Mi raccomando non accontentatevi delle mie parole ma andate di persona!

In sintesi:
Festa della Scuola Giapponese

apertura al pubblico Domenica 14 Dicembre dalle ore 12:00 alle ore 16:00.

Presso la Scuola Giapponese
via Arzaga 10 (MM1 Bande Nere)
mappa

Per informazioni:
Telefono: 024150291
web: http://www.mngitalia.net

Ingresso Libero.
Se non siete ancora stanchi di leggere e volete sapere qualcos'altro di questo evento vi rimando alla presentazione e alla recensione scritte l'anno scorso.
またね。

Gianluigi

lunedì 1 dicembre 2008

L'Oriente è di scena a Torino 5/12/2008 (evento)

Buon pomeriggio a tutti!

おはよう ございます, (e per ora con il 日本語 mi fermo qui ^^),
sono lieta di segnalarvi l’apertura di un nuovo museo in una città a me molto cara. Si tratta del MAO e la città in questione è Torino.

L'Oriente è di scena a Torino

L’acronimo MAO sta per Museo d’Arte Orientale, il quale, con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo d’Arte antica e il Borgo Medievale, entrerà a far parte della Fondazione Torino Musei, nata ufficialmente il 26 luglio 2002.

L’apertura di questa nuova importante istituzione museale, la cui direzione è stata affidata al professor Franco Ricca, è prevista per venerdì 5 dicembre. Sede del museo è Palazzo Mazzonis, settecentesca residenza del centro storico, messa a disposizione dal Comune di Torino.

Il progetto allestitovi e i lavori di ristrutturazione dell’edificio sono stati eseguiti dall’architetto Andrea Bruno, il quale ha tradotto a livello architettonico l’idea dell’incontro tra Oriente e Occidente. Il cortile interno infatti è coperto da un suggestivo “cubo” vetrato che accoglie il visitatore e lo guida al percorso museale, spazio di transizione tra il mondo occidentale lasciato alle spalle e il mondo orientale che ci si appresta a conoscere.

Il MAO, promosso dal Comune di Torino in collaborazione con la regione Piemonte e realizzato dalla Fondazione Torino Musei grazie al contributo della compagnia San Paolo, avrà un patrimonio di circa 1.500 opere provenienti da diversi paesi dell’Asia. Alla base delle raccolte del museo vi sono nuclei collezionistici appartenenti a diverse istituzioni pubbliche e private, giunti tramite trasferimenti, donazioni o comodati a lungo termine, implementati in questi anni grazie a un’importante campagna di acquisti.

Il direttore Franco Ricca ha annunciato che: “ll MAO avrà al suo interno cinque sezioni distinte ma al tempo stesso comunicanti tra di loro: quella dedicata all'Asia meridionale, alla Cina, al Giappone, ai Paesi Islamici e alla regione Himalayana. Ogni settore avrà al suo interno alcune opere importanti e di grande qualità, che permetteranno al museo di essere allo stesso livello delle grandi istituzioni museali europee e non, ovviamente considerando le differenti dimensioni. I pezzi esposti saranno circa mille, ma quanto rimarrà nei depositi verrà fatto ruotare”.

Le raccolte esposte al MAO si ascrivono dunque a cinque ambiti geografici e fanno bella mostra di sé in distinte gallerie ricavate negli ambienti di Palazzo Mazzonis. A pian terreno troveremo la galleria dedicata all’Asia meridionale, che ospita le collezioni del Gandhara, dell’India e del sud est asiatico, al primo piano del corpo centrale è collocata la galleria cinese, al secondo piano la sezione dedicata alla regione Himalayana, al terzo piano la galleria riservata all’arte dei paesi islamici. Significativi esempi della raffinata produzione artistica giapponese trovano posto in due sale al primo e al secondo piano. Potremo ammirare dipinti, lacche, rari ventagli, xilografie policrome (note come ukiyo-e), importanti statue lignee (come ad esempio l’imponente guardiano del monastero: Kongo Rikishi, scolpito in legno di cipresso, ascrivibile al XIII secolo), preziosi paraventi degli inizi del XVII che descrivono templi ed edifici dell’antica Kyoto e illustrano eventi dell’epica giapponese, e infine una piccola serie di kesa, mantelli preziosi indossati dai monaci buddhisti nei cerimoniali pubblici.

Lungo il percorso il visitatore potrà avvalersi del supporto di un articolato apparato didascalico e di postazioni multimediali interattive che consentiranno diversi approfondimenti interdisciplinari.

Ritengo sia lodevole l’apertura di questo nuovo museo, considerando soprattutto l’intento che sta alla base del progetto: approfondire la conoscenza delle culture e delle arti orientali per favorire processi di integrazione. La sede stessa del MAO assume un valore simbolico; è collocato nella parte più antica della città, cuore della Torino multietnica, crocevia di popoli e di lingue diverse.

Concludo con le parole di Fiorenzo Alfieri, assessore alla cultura del Comune di Torino: “Molte comunità presenti oggi nel capoluogo piemontese, quindi, si riconosceranno nelle popolazioni e nelle tradizioni artistiche che troveranno spazio nella nuova struttura. Questo permetterà a loro di avere un vero e proprio punto di riferimento per coltivare le proprie radici. Dall'altro lato, consentirà a noi di conoscere meglio le civiltà che hanno accompagnato queste persone nel loro lungo 'viaggio'".

Per un approfondimento sulla sezione del museo dedicata al Giappone allego questo comunicato stampa a cura di Franco Ricca.

A quando una bella gita al MAO di Torino?

In sintesi:
Museo d’Arte Orientale di Torino

Palazzo Mazzonis, via S. Domenico 9-11, 10122 Torino

Inaugurazione venerdì 5 dicembre 2008

Orari di apertura: da martedì a domenica: ore 10-18. Chiuso il lunedì.
La biglietteria chiude un'ora prima.

Biglietti:
biglietto unico valido tutto il giorno per le collezioni permanenti e per le mostre temporanee.
Intero euro 7,50
Ridotto euro 6,00

Informazioni di viaggio
Palazzo Mazzonis si trova nel centro storico di Torino. Le aree automobilistiche sono regolate da restrizioni e divieti. Consultate il sito del Comune di Torino per avere maggiori indicazioni.

Dalla Stazione ferroviaria:
Si può raggiungere il MAO a piedi da Porta Nuova (circa 1.8 km) e da Porta Susa (circa 1.3km), oppure in autobus: da porta Susa bus Star due; da porta Nuova bus n. 52.

Per maggiori informazioni sul sistema dei trasporti di Torino visitate la pagina dei Percorsi e degli Orari delle linee Urbane e Suburbane.

Eccovi inoltre una comoda mappa.

Per informazioni:
MAO - Museo d'Arte Orientale
Ringrazio per le informazioni l’Associazione Culturale Giappone in Italia e il sito del Museo d’Arte Orientale.
Alla prossima!

Michela