Buon pomeriggio a tutti!
おはよう ございます, (e per ora con il 日本語 mi fermo qui ^^),
sono lieta di segnalarvi l’apertura di un nuovo museo in una città a me molto cara. Si tratta del MAO e la città in questione è Torino.
L'Oriente è di scena a TorinoAlla prossima!
L’acronimo MAO sta per Museo d’Arte Orientale, il quale, con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo d’Arte antica e il Borgo Medievale, entrerà a far parte della Fondazione Torino Musei, nata ufficialmente il 26 luglio 2002.
L’apertura di questa nuova importante istituzione museale, la cui direzione è stata affidata al professor Franco Ricca, è prevista per venerdì 5 dicembre. Sede del museo è Palazzo Mazzonis, settecentesca residenza del centro storico, messa a disposizione dal Comune di Torino.
Il progetto allestitovi e i lavori di ristrutturazione dell’edificio sono stati eseguiti dall’architetto Andrea Bruno, il quale ha tradotto a livello architettonico l’idea dell’incontro tra Oriente e Occidente. Il cortile interno infatti è coperto da un suggestivo “cubo” vetrato che accoglie il visitatore e lo guida al percorso museale, spazio di transizione tra il mondo occidentale lasciato alle spalle e il mondo orientale che ci si appresta a conoscere.
Il MAO, promosso dal Comune di Torino in collaborazione con la regione Piemonte e realizzato dalla Fondazione Torino Musei grazie al contributo della compagnia San Paolo, avrà un patrimonio di circa 1.500 opere provenienti da diversi paesi dell’Asia. Alla base delle raccolte del museo vi sono nuclei collezionistici appartenenti a diverse istituzioni pubbliche e private, giunti tramite trasferimenti, donazioni o comodati a lungo termine, implementati in questi anni grazie a un’importante campagna di acquisti.
Il direttore Franco Ricca ha annunciato che: “ll MAO avrà al suo interno cinque sezioni distinte ma al tempo stesso comunicanti tra di loro: quella dedicata all'Asia meridionale, alla Cina, al Giappone, ai Paesi Islamici e alla regione Himalayana. Ogni settore avrà al suo interno alcune opere importanti e di grande qualità, che permetteranno al museo di essere allo stesso livello delle grandi istituzioni museali europee e non, ovviamente considerando le differenti dimensioni. I pezzi esposti saranno circa mille, ma quanto rimarrà nei depositi verrà fatto ruotare”.
Le raccolte esposte al MAO si ascrivono dunque a cinque ambiti geografici e fanno bella mostra di sé in distinte gallerie ricavate negli ambienti di Palazzo Mazzonis. A pian terreno troveremo la galleria dedicata all’Asia meridionale, che ospita le collezioni del Gandhara, dell’India e del sud est asiatico, al primo piano del corpo centrale è collocata la galleria cinese, al secondo piano la sezione dedicata alla regione Himalayana, al terzo piano la galleria riservata all’arte dei paesi islamici. Significativi esempi della raffinata produzione artistica giapponese trovano posto in due sale al primo e al secondo piano. Potremo ammirare dipinti, lacche, rari ventagli, xilografie policrome (note come ukiyo-e), importanti statue lignee (come ad esempio l’imponente guardiano del monastero: Kongo Rikishi, scolpito in legno di cipresso, ascrivibile al XIII secolo), preziosi paraventi degli inizi del XVII che descrivono templi ed edifici dell’antica Kyoto e illustrano eventi dell’epica giapponese, e infine una piccola serie di kesa, mantelli preziosi indossati dai monaci buddhisti nei cerimoniali pubblici.
Lungo il percorso il visitatore potrà avvalersi del supporto di un articolato apparato didascalico e di postazioni multimediali interattive che consentiranno diversi approfondimenti interdisciplinari.
Ritengo sia lodevole l’apertura di questo nuovo museo, considerando soprattutto l’intento che sta alla base del progetto: approfondire la conoscenza delle culture e delle arti orientali per favorire processi di integrazione. La sede stessa del MAO assume un valore simbolico; è collocato nella parte più antica della città, cuore della Torino multietnica, crocevia di popoli e di lingue diverse.
Concludo con le parole di Fiorenzo Alfieri, assessore alla cultura del Comune di Torino: “Molte comunità presenti oggi nel capoluogo piemontese, quindi, si riconosceranno nelle popolazioni e nelle tradizioni artistiche che troveranno spazio nella nuova struttura. Questo permetterà a loro di avere un vero e proprio punto di riferimento per coltivare le proprie radici. Dall'altro lato, consentirà a noi di conoscere meglio le civiltà che hanno accompagnato queste persone nel loro lungo 'viaggio'".
Per un approfondimento sulla sezione del museo dedicata al Giappone allego questo comunicato stampa a cura di Franco Ricca.
A quando una bella gita al MAO di Torino?
In sintesi:Museo d’Arte Orientale di TorinoRingrazio per le informazioni l’Associazione Culturale Giappone in Italia e il sito del Museo d’Arte Orientale.
Palazzo Mazzonis, via S. Domenico 9-11, 10122 Torino
Inaugurazione venerdì 5 dicembre 2008
Orari di apertura: da martedì a domenica: ore 10-18. Chiuso il lunedì.
La biglietteria chiude un'ora prima.
Biglietti:
biglietto unico valido tutto il giorno per le collezioni permanenti e per le mostre temporanee.
Intero euro 7,50
Ridotto euro 6,00
Informazioni di viaggio
Palazzo Mazzonis si trova nel centro storico di Torino. Le aree automobilistiche sono regolate da restrizioni e divieti. Consultate il sito del Comune di Torino per avere maggiori indicazioni.
Dalla Stazione ferroviaria:
Si può raggiungere il MAO a piedi da Porta Nuova (circa 1.8 km) e da Porta Susa (circa 1.3km), oppure in autobus: da porta Susa bus Star due; da porta Nuova bus n. 52.
Per maggiori informazioni sul sistema dei trasporti di Torino visitate la pagina dei Percorsi e degli Orari delle linee Urbane e Suburbane.
Eccovi inoltre una comoda mappa.
Per informazioni:
MAO - Museo d'Arte Orientale
Michela
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